Fratture del Polso (Radio Distale)

L’articolazione del polso è composta prossimalmente dal radio e dell’ulna, queste due ossa vanno ad articolarsi con la prima filiera delle ossa del carpo.

Descrizione

La frattura del radio possono interessare la porzione extra-articolare od intra-articolare del polso.

Le fratture possono essere classificate instabili oppure instabili.

Sintomi

Una frattura di polso provoca dolore immediato impossibilità di movimento e tumefazione, in molti casi si osserva una deformità causata dallo spostamento dei monconi ossei della frattura ed accentuata dal gonfiore.

Trattamento

Esistono diverse opzioni di trattamento per questo tipo di fratture e la scelta dipende da molti fattori alcuni dei quali, i più importanti, sono:

• Tipo di frattura (composta, scomposta, articolare ,extra-articolare esposta o chiusa, stabile od instabile).
  
• Condizioni cliniche generali di un paziente.
  

Trattamento non chirurgico

Se la frattura è composta viene confezionato un apparecchio gessato da mantenere 30-40 giorni.

Se la frattura è scomposta è necessario eseguire la riduzione della frattura per ricostituire un’anatomia dell’osso normale e ridurre al minimo le complicanze legate ad una consolidazione viziosa.

La riduzione si ottiene con manovre che vanno a riallineare i frammenti della frattura.   Una volta eseguita la riduzione viene confezionato l’apparecchio gessato . Un esame rx verrà eseguito per valutare la buona composizione dei monconi di frattura.

Nelle fratture instabili verranno eseguiti ulteriori controlli rx al fine di controllare il mantenimento di una corretta riduzione.

Il caso di fratture caratterizzate da alta instabilita o non riducibili con manovre esterne viene eseguito il trattamento chirurgico

Trattamento chirurgico

Il trattamento chirurgico che attualmente viene più frequentemente utilizzato è la osteosintesi con placca.

Questa tecnica, che consiste nello stabilizzare la frattura con una placca in titanio di dimensioni ridotte e che ben si adatta alla anatonia dell’osso, consente una precoce mobilizzazione del polso e della mano riducendo pertanto le complicanze causate dalla immobilizzazione prolungata